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Mantenete qui la vostra attenzione, perché non avete altro da scoprire se non ciò che già è dentro di voi, non avete altro da riconoscere se non ciò che voi stessi già siete. Benedite questo momento e benedite ogni momento in cui voi riuscite a riconoscere Ciò che siete. E portate questa comprensione e questo riconoscimento nel mondo – in ogni vostro gesto, in ogni vostro respiro – portatelo nelle cose più semplici, portatelo nelle cose più insignificanti e invisibili agli occhi del mondo, poiché questa è la natura dell’Essere: nella semplicità della vita; una natura che non ha bisogno di essere declamata, di essere annunciata, di essere esaltata, di essere riconosciuta, ma che con la grazia di un fiore sboccia ogni momento.

 

– Maestro  15.8.2023

Gurdjieff: “Voi non vi rendete conto della vostra situazione. Voi siete in prigione e tutto ciò che potete desiderare, se avete del buon senso, è di evadere. Ma come evadere? Occorre perforare un muro, scavare una galleria. Un uomo solo non può fare niente, ma supponete che siano dieci o venti e che lavorino a turno; assistendosi l’un l’altro, possono finire la galleria ed evadere. Inoltre, nessuno può fuggire dalla prigione senza l’aiuto di coloro che sono già fuggiti. Solo essi possono dire in qual modo l’evasione è possibile e far giungere ai prigionieri gli utensili e tutto ciò che può essere necessario. Ma un prigioniero isolato non può trovare questi uomini liberi o venire in contatto con loro. È necessaria una organizzazione. Nulla può essere portato a compimento senza una organizzazione”.

Ouspensky: “Gurdjieff doveva ritornare sovente su questo esempio della ‘prigione’ e della ‘evasione dalla prigione’. Era talvolta il punto di partenza di tutto ciò che diceva e gli piaceva sottolineare che ogni prigioniero può trovare un giorno la sua possibilità di evasione, a condizione, beninteso, che egli sappia rendersi conto di essere in prigione. Ma fintanto che non riesce a rendersene conto, fino a quando si crede libero, quale possibilità potrà avere?”

(Tratto da “Frammenti di un insegnamento sconosciuto” di P.D.Ouspensky)

Il viaggio che stiamo facendo è un viaggio nelle vibrazioni

“Il viaggio che stiamo facendo è un viaggio nelle vibrazioni, verso vibrazioni sempre più alte e sempre più sottili, sempre più difficili da udire e da riconoscere perché non ci siete abituati, per questo ci vuole, vi chiedo la vostra attenzione.

La mente è tanto chiassosa, fa molto rumore e vi impedisce di ascoltare, vi impedisce di riconoscere. Per questo vi invito a lasciarla andare e a mettere tutta la vostra attenzione nel vostro Cuore, trovare questo silenzio, questo spazio infinito dove tutto inizia.

Siete qui ora, siamo qui ora insieme perché impariate a riconoscere questa vibrazione, è questo quello che porterete, è questo quello che sarà la vostra nuova manifestazione.

Lascerete dietro di voi il vecchio modo di essere per rimanere in questa vibrazione, questo è il vostro compito.”

(Messaggio ricevuto da Saulo – dal piano sottile – il 20.11.2009)


Non c’è altro, né spazio, né tempo che non sia quello presente

“Non c’è altro, né spazio, né tempo che non sia quello presente.
Rimanete ancorati con tutte le vostre forze a questo piccolo istante che ora è. Questo vi porterà ad entrare in una dimensione che ancora non conoscete anche se avete cominciato ad assaporarla qualche volta.

Immaginate che ogni momento sia il varco per penetrare in un’altra dimensione, è come se fosse una piccola apertura che si crea nello spazio che vi circonda ed è l’ingresso ad un mondo più ampio di quello che sperimentate normalmente nella vostra vita.

Immaginate di dover passare attraverso un piccolo foro, attraverso una piccola apertura e che questa apertura sia la via di uscita dalla vostra prigione.
Quel piccolo foro è il momento presente: è questa l’unica possibilità che c’è per riuscire a evadere dalla vostra prigione.
Quello che vi aspetta è lo spazio infinito dell’eternità.”

(Messaggio ricevuto da Saulo – dal piano sottile – il 11.3.2009
)

“Tu ti identifichi con il tuo corpo ma in verità sei incorporeo, senza forma. Fa solo ciò che ti dico. Tutte le tue domande provengono dall’identificazione con il corpo-forma. Dovresti dirigerti all’interno. Tutte le speranze e i desideri dovrebbero essere per il Sé. Dovresti desiderare ardentemente solo il Sé.”
Nisargadatta Maharaj
“Non appena si cessa di pensare di essere una persona individuale, che abita un particolare corpo, l’intera sovrastruttura di idee errate crolla e viene sostituita da una consapevolezza cosciente e permanente del Sé reale. Tu sei già il Sé, sei già quello.”
Ramana Maharshi

Le forze superiori, il cui compito è quello di risvegliare l’uomo, dal 2009 ci stanno trasmettendo un insegnamento che ora cerchiamo di diffondere. Siamo un gruppo di persone e ci incontriamo settimanalmente sull’Appennino Bolognese, nei pressi di Lizzano in Belvedere, per ascoltare i loro nuovi messaggi e per cercare di metterli in pratica nella vita quotidiana. Periodicamente organizziamo degli incontri di presentazione per coloro che sono interessati a conoscere l’insegnamento e i messaggi ricevuti.