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Quali sentieri deve percorrere un’anima per tornare a se stessa? Dove può guardare? Dove deve cercare? Quanto deve camminare per incontrare se stessa? Ci sono degli sforzi che devono essere fatti? La semplicità del vostro Essere è già ciò che siete e per questa semplicità non ci sono cammini e non ci sono sforzi. Le complicazioni sono tutte al livello della vostra mente, sono tutte nella mente del ricercatore che continuamente si interroga su come raggiungere, su come riconoscere ciò che egli è già. Nel momento in cui il ricercatore smette di identificarsi con la mente e tutto il suo girovagare e tutto il suo agitarsi di continuo, nel momento in cui semplicemente torna a sprofondare in se stesso, il ricercatore svanisce nella semplicità del proprio Essere. Quanta fatica occorre fare per sedersi a riposare? Quanti passi occorre fare per entrare in se stessi? La felicità è proprio lì dove siete, dove sapete di essere totalmente. Tutta la vostra attenzione può essere riportata al puro senso di esistere, al puro Io Sono, questo luogo non fisico e non mentale che voi riconoscete essere la vostra vera Presenza, l’immacolata Presenza. Poiché questa non richiede null’altro che se stessa, respingete tutto il movimento mentale che ancora vuole farvi credere che la Verità sia nascosta da qualche parte.

 

– Maestro 18.04.2024

Gurdjieff: “Voi non vi rendete conto della vostra situazione. Voi siete in prigione e tutto ciò che potete desiderare, se avete del buon senso, è di evadere. Ma come evadere? Occorre perforare un muro, scavare una galleria. Un uomo solo non può fare niente, ma supponete che siano dieci o venti e che lavorino a turno; assistendosi l’un l’altro, possono finire la galleria ed evadere. Inoltre, nessuno può fuggire dalla prigione senza l’aiuto di coloro che sono già fuggiti. Solo essi possono dire in qual modo l’evasione è possibile e far giungere ai prigionieri gli utensili e tutto ciò che può essere necessario. Ma un prigioniero isolato non può trovare questi uomini liberi o venire in contatto con loro. È necessaria una organizzazione. Nulla può essere portato a compimento senza una organizzazione”.

Ouspensky: “Gurdjieff doveva ritornare sovente su questo esempio della ‘prigione’ e della ‘evasione dalla prigione’. Era talvolta il punto di partenza di tutto ciò che diceva e gli piaceva sottolineare che ogni prigioniero può trovare un giorno la sua possibilità di evasione, a condizione, beninteso, che egli sappia rendersi conto di essere in prigione. Ma fintanto che non riesce a rendersene conto, fino a quando si crede libero, quale possibilità potrà avere?”

(Tratto da “Frammenti di un insegnamento sconosciuto” di P.D.Ouspensky)

Il viaggio che stiamo facendo è un viaggio nelle vibrazioni

“Il viaggio che stiamo facendo è un viaggio nelle vibrazioni, verso vibrazioni sempre più alte e sempre più sottili, sempre più difficili da udire e da riconoscere perché non ci siete abituati, per questo ci vuole, vi chiedo la vostra attenzione.

La mente è tanto chiassosa, fa molto rumore e vi impedisce di ascoltare, vi impedisce di riconoscere. Per questo vi invito a lasciarla andare e a mettere tutta la vostra attenzione nel vostro Cuore, trovare questo silenzio, questo spazio infinito dove tutto inizia.

Siete qui ora, siamo qui ora insieme perché impariate a riconoscere questa vibrazione, è questo quello che porterete, è questo quello che sarà la vostra nuova manifestazione.

Lascerete dietro di voi il vecchio modo di essere per rimanere in questa vibrazione, questo è il vostro compito.”

(Messaggio ricevuto da Saulo – dal piano sottile – il 20.11.2009)


Non c’è altro, né spazio, né tempo che non sia quello presente

“Non c’è altro, né spazio, né tempo che non sia quello presente.
Rimanete ancorati con tutte le vostre forze a questo piccolo istante che ora è. Questo vi porterà ad entrare in una dimensione che ancora non conoscete anche se avete cominciato ad assaporarla qualche volta.

Immaginate che ogni momento sia il varco per penetrare in un’altra dimensione, è come se fosse una piccola apertura che si crea nello spazio che vi circonda ed è l’ingresso ad un mondo più ampio di quello che sperimentate normalmente nella vostra vita.

Immaginate di dover passare attraverso un piccolo foro, attraverso una piccola apertura e che questa apertura sia la via di uscita dalla vostra prigione.
Quel piccolo foro è il momento presente: è questa l’unica possibilità che c’è per riuscire a evadere dalla vostra prigione.
Quello che vi aspetta è lo spazio infinito dell’eternità.”

(Messaggio ricevuto da Saulo – dal piano sottile – il 11.3.2009
)

“Tu ti identifichi con il tuo corpo ma in verità sei incorporeo, senza forma. Fa solo ciò che ti dico. Tutte le tue domande provengono dall’identificazione con il corpo-forma. Dovresti dirigerti all’interno. Tutte le speranze e i desideri dovrebbero essere per il Sé. Dovresti desiderare ardentemente solo il Sé.”
Nisargadatta Maharaj
“Non appena si cessa di pensare di essere una persona individuale, che abita un particolare corpo, l’intera sovrastruttura di idee errate crolla e viene sostituita da una consapevolezza cosciente e permanente del Sé reale. Tu sei già il Sé, sei già quello.”
Ramana Maharshi

Le forze superiori, il cui compito è quello di risvegliare l’uomo, dal 2009 ci stanno trasmettendo un insegnamento che ora cerchiamo di diffondere. Siamo un gruppo di persone e ci incontriamo settimanalmente sull’Appennino Bolognese, nei pressi di Lizzano in Belvedere, per ascoltare i loro nuovi messaggi e per cercare di metterli in pratica nella vita quotidiana. Periodicamente organizziamo degli incontri di presentazione per coloro che sono interessati a conoscere l’insegnamento e i messaggi ricevuti.